Nel riminese cambiano i modelli, ma regge la famiglia tradizionale

Presidente e ufficio statistica della provincia parlano chiaro: si cambia e non si torna più indietro in materia di “convivenza anagrafica” e servizi per la famiglia, che mutano inesorabilmente causa i problemi di convivenza marcata dalle separazioni e dalla emigrazione ad ingresso costante. Su 332 mila residenti si considerano circa 142 mila famiglie la metà dei componenti sono coniugi a tutti gli effetti con una dimensione medie in diminuzione costante mentre salgono le entità “unipersonali” con o senza figli cioè 'monogenitoriali': il 46,3% resta coniugata con o senza prole; il 40% dei giovani in fascia 25/37 anni vive in famiglia anche con genitori anziani. Aumentano le categorie over 64, sono 50.230 le famiglie cosiddette attempate. L'osservatorio ci dice come leggere la nuova famiglia del territorio mentre regge ancora bene il tessuto tradizionale basato sulla donna, causa la disoccupazione femminile, svolge ancora un “ruolo di welfare”.Nuclei allargati con figli e parenti anche anziani a carico fanno del caso 'romagnolo' una concreta realtà. Sempre più le persone legate da un vincolo d'affettività (famiglia di fatto e allargata) determinante per l'anagrafe. Una curiosità sul capitolo MATRIMONI & NAZIONALITA' sono censiti i mariti stranieri sposi di cittadine italiane (0,6% del totale) quasi il 38% dice San Marino.
Nel video l'intervista a Stefano Vitali, Presidente Provincia Rimini.

fz

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