Nella periferia romana di Corviale nata un anno fa "Radioimpegno" contro illegalità e soprusi
Lo hanno battezzato “Serpentone”, il complesso realizzato negli anni '80 dall'architetto Mario Fiorentino, chissà poi perché, visto che di flessibile ha ben poco: 1200 appartamenti, almeno 8.500 abitanti, lungo quasi un km, alto 30 metri, 750mila metri cubi di cemento.
Narra la leggenda che la sua imponente stazza abbia bloccato la brezza che dal mar Tirreno rinfrescava e rendeva piacevoli le sere d'estate a Roma. Una sciocchezza, naturalmente: ma il “Serpentone” di Corviale era divenuto sinonimo di degrado, chiamato “mostro”, paragonato a un carcere.
E' qui che sorge il Campo dei Miracoli, prima sede di Calciosociale in Italia, poi esportata anche in altre città, nel 2012 chiamata perfino dal Parlamento Europeo a raccontare la sua esperienza, ossia creare un modello di società più giusto trasformando i campi di calcio in palestre di vita, dove l'integrazione è un fatto reale.
Al Campo dei Miracoli il cemento non c'è, ne esiste fin troppo dall'altra parte della strada. La palestra, quella reale, è la prima al mondo con tetto di scorze d'albero, quelle che in genere vengono bruciate o gettate via, qui invece “curate e custodite”, recita uno degli slogan della comunità di 300 persone circa, quasi tutte volontarie.
E nasce anche “Radio Impegno”, un anno fa, dopo un brutto episodio vandalico: un uomo incappucciato aveva dato fuoco alla “casetta della spiritualità”, e da allora, per presidiare e far capire che il Campo mai viene lasciato solo, a turno le associazioni passano tutta la notte a parlare alla radio.
Quasi tutti giovani, con altri impegni e lavori durante il giorno, ma pronti a raccogliere anche le segnalazioni contro criminalità, soprusi e atti vandalici, ogni notte.
Francesca Biliotti
Nel video le interviste agli speaker di Radioimpegno: Graziana Dizonno, Stefano Di Maggio e Matilde Santarelli