150 spargisale, 500 spartineve, 800 operatori al lavoro tra Bologna e Ancona per una notte d’inferno sull’A14. Solo dopo 15 ore di disagi e di lavoro si torna alla normalità, i caselli marchigiani riaprono, riprendono i voli dall’aeroporto di Ancona… ma la scorsa notte la situazione è stata critica. Chiusi dalla mezzanotte gli ingressi in A14 a Riccione, Cattolica e quelli marchigiani, da Pesaro ad Ancona sud. Duemila automobilisti sono rimasti imbottigliati, per tre ore, in una coda di 7 chilometri fra Fano e Pesaro.
Ma anche chi ha scelto percorsi alternativi all’autostrada è rimasto a lungo intrappolato nel ghiaccio. Molte le proteste e le polemiche per la carenza organizzativa, anche se gli uomini della protezione civile hanno passato la notte a distribuire coperte e acqua agli automobilisti.
Annamaria Sirotti
Ma anche chi ha scelto percorsi alternativi all’autostrada è rimasto a lungo intrappolato nel ghiaccio. Molte le proteste e le polemiche per la carenza organizzativa, anche se gli uomini della protezione civile hanno passato la notte a distribuire coperte e acqua agli automobilisti.
Annamaria Sirotti
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