L'ex capo dello Stato francese, Nicolas Sarkozy, dopo un anno di completo silenzio sembra ormai costretto a ridiscendere in campo. Doveva avvenire non prima dell'estate 2014, ossia tre anni prima dell'appuntamento per la grande rivincita contro Hollande, invece inchieste a catena e soprattutto la bancarotta dell'UMP, partito che si è visto bocciare il rendiconto della campagna elettorale, lo hanno spinto nell'arena. C'era già un buco di 44 milioni dopo la sconfitta alle legislative di giugno 2012, causa conseguente diminuzione dei finanziamenti. A questi si aggiungono gli 11 milioni del contributo di campagna elettorale che vengono meno, adesso che il consiglio costituzionale ha bocciato il rendiconto. Sarkozy alla notizia della sentenza a lui sfavorevole si é subito dimesso dal Consiglio costituzionale in cui sedeva come ex presidente.
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