Il Comitato norvegese che assegna il premio Nobel per la Pace ha annunciato che 19 Paesi diserteranno la cerimonia di consegna del premio al vincitore di quest' anno, il dissidente cinese Liu Xiaobo. Liu, 54 anni, professore di letteratura, sta scontando una condanna a 11 anni di prigione per i suoi scritti a favore della democrazia. La Cina ha scatenato contro di lui e contro il comitato del Nobel una campagna senza precedenti, contattando direttamente i governi di diversi Paesi per chiedere di boicottare la cerimonia. Quelli del Comitato per il Nobel stanno orchestrando una farsa anti-cinese, ha detto la portavoce del ministero degli esteri cinese. Noi non cambiamo a causa di questa interferenza di pochi pagliacci, ha aggiunto. Pechino tiene da due mesi agli arresti domiciliari alcune decine di dissidenti e amici del premio Nobel tra cui sua moglie Liu Xia che, a quanto se ne sa, è rinchiusa nel suo appartamento alla periferia di Pechino e da tre settimane non ha avuto contatti né con la sua famiglia né con i suoi avvocati. Tra i Paesi che hanno aderito al boicottaggio i principali alleati della Cina come il Pakistan, il Venezuela e Cuba, alcuni vicini come le Filippine e il Kazakhstan e alcuni grandi partner commerciali come l'Iran e l'Arabia Saudita. In assenza di Liu Xiaobo nella sala ci sarà una sedia vuota con sopra una sua foto. L'assegno di 1 milione 400mila dollari che accompagna il premio verrà trattenuto dal Comitato fino a quando non potrà essere consegnato ad un parente stretto.
Sonia Tura
Sonia Tura
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