Nomi dei figli, l'Italia si conferma legata alla tradizione cristiano-cattolica
Bando alle mode, bando agli anglicismi. L’Italia sembra già seguire l’appello del Papa e si conferma – secondo dati Istat – un paese ancora legato alla tradizione, e proprio a quella cristiano-cattolica, quando deve dare i nomi: Giuseppe, Giovanni, Antonio non sono più in pole position, ma sostituiti da Francesco e Andrea, Matteo e Lorenzo, Nicola e Tommaso. Per le femmine, invece, a Maria, Anna, Giovanna e Teresa si preferiscono Giulia, Sofia e Francesca, ma anche Sara, Martina, Aurora e Alessia. Se la semantica consente di spaziare con la fantasia fra oltre 17mila nomi, ancora la scelta sembra orientarsi sempre su una rosa di 300, appunto, i classici. I linguisti garantiscono: quelli dei santi, almeno i più comuni, sono nomi destinati a sparire: basti pensare che nel 2010 ben il 14% dei nati ha entrambi i genitori stranieri. Prendono piedi gli anglicismi. Gli esterofili seguono davvero le mode, traendo spunto dal mondo dello spettacolo, dalle star del cinema e delle passerelle: ecco allora in testa Nicole, Michelle e Victoria, ma anche Nicholas, David e Micheal. In linea con le tendenze la Repubblica: non più solo Marino, uno dei nomi da sempre più amati e diffusi in omaggio al Santo fondatore, oggi i più usati sono Marco, Andrea, Maria. Gasperoni il cognome più comune, seguito da Guidi.
Annamaria Sirotti
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