Nel Cile della Coppa Davis di tennis, dove tra l’altro – ieri – c’è stato un terremoto di magnitudo 5,9 della scala Richter, non si fermano le proteste che hanno visto scendere in piazza dapprima studenti, poi insegnanti, operai e dipendenti pubblici. Manifestazioni sempre più imponenti, con code di teppismo urbano e reazione decisa della polizia. Richieste forti, strutturali. Il governo non riesce a fermare l' onda che vuole sommergerlo. Il Cile di queste settimane è una società scossa da malcontento e rabbia. La popolarità del presidente Pinera è ormai scesa al 26 per cento, il livello più basso mai registrato da un presidente in carica. Le manifestazioni sono iniziate circa tre mesi fa quando studenti universitari e delle scuole superiori hanno deciso di abbandonare le lezioni e dato il via a una numerosa serie di marce, scioperi della fame, iniziative creative per chiedere una riforma radicale del sistema scolastico.
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