Per il momento l'unica cosa certa è che l'incontro di lunedì tra i proprietari della ditta Cabe srl e i residenti nella zona dove secondo il progetto sorgerà una “discarica di inerti e rifiuti speciali non pericolosi” non sarà l'ultimo. Non c'è un'agenda vera e propria ma sicuramente gli abitanti non hanno accolto bene la notizia relativa alla domanda, fatta dalla ditta, alla Provincia di Rimini per realizzare di un centro di recupero e di una discarica di inerti. “Nessuna problema per l'ambiente” ha ripetuto alla sfinimento la famiglia proprietaria dell'SRL di Santarcangelo “parlare solo di discarica senza citare la parte dello sviluppo e del riciclo dei materiali, rischia di svilire un progetto ambizioso” . Da combattere con l'informazione: ma nonostante la serata informativa alla pagina facebook “non alla discarica di San Leo” continuano ad arrivare proposte di adesione al comitato. Che non depone l'ascia di guerra. E chiama a raccolta una frangia di residenti poco sensibile alla problematica: “al prossimo incontro è bene che si muovano anche da Pietracuta”. Il sindaco Mauro Guerra si difende da speculazioni politiche: la deliibera consiliare del marzo 2012 nella quale era previsto il recupero dell’area di cava in località Pian di Selva con l’utilizzo di inerti è prevista dai piani di risanamento e aveva come finalità riciclo, riuso e recupero di inerti.
La ditta , successivamente, ha presentato di sua iniziativa altra cosa. Sulla quale per il momento nessuna ancora, fra i 17 enti, si è espresso
La ditta , successivamente, ha presentato di sua iniziativa altra cosa. Sulla quale per il momento nessuna ancora, fra i 17 enti, si è espresso
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