L'immigrazione è un argomento delicato, perché è il più facile da strumentalizzare. Nuah, 19 anni, racconta la storia che lo ha portato dal Gambia a San Marino. A Khorakhanè il giovane riavvolge il nastro del suo esodo e quasi non sa dire cosa sia rimasto di quei giorni aspri, di quel viaggio lunghissimo che ha affrontato quando era ancora minorenne, per andare oltre al proprio misero copione. Vive alla Caritas, a San Michele, dove è stato portato da un volontario sammarinese, studia l'italiano, lavora da qualche mese alla cooperativa sociale InVolo. Ha la ritrosia tipica del suo popolo, l'espressione un po' inquieta che è nei volti che riempiono da anni riviste e tv: si sente fortunato, ora che ha un lavoro . Quando può ringrazia i tanti volontari, chi lo hanno aiutato a superare la confusione di chi arriva. Ma ha anche voglia di scherzare, non appena rotto il giaccio con le telecamere, ammette di sentirsi un po' solo, gli piacerebbe conoscere una bella ragazza. La religione non importa, la carnagione si.
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