Per un disabile su tre celebrare la Giornata internazionale delle persone con disabilità serve solo a lavarsi la coscienza. Questo, almeno, stando a un sondaggio effettuato da disabili.com, portale di riferimento da dieci anni, dei disabili italiani. Si chiede concretezza, utilizzando il denaro impiegato in questa celebrazione per ridurre le difficoltà di tanti. “E’ la solita foglia di fico - dice Davide Cervellini, già presidente della Commissione handicap di Confidustria - che serve a nascondere con proclami, celebrazione e chiacchiere, il poco o il nulla che si fa”. Il segretario generale dell’Onu invita a includere la questione dei disabili negli obiettivi di sviluppo del terzo millennio. Siamo tutti a rischio di invalidità, temporanea o permanente, in particolare con l’avanzare degli anni. Nella maggior parte dei Paesi, almeno una persona su 10 è colpita da handicap fisico, mentale o sensoriale. L’esperienza dimostra che quando le persone disabili vengono coinvolte nel processo di sviluppo, l’intera comunità ne trae giovamento. La convenzione Onu sui diritti dei disabili, entrata in vigore nel 2008, è uno degli strumenti più importanti per promuovere questa causa. “Nella Giornata internazionale - conclude il Segretario dell’Onu - impegniamoci per abbattere le barriere che le persone disabili incontrano nella loro vita quotidiana. Investire su di loro è indispensabile per lo sviluppo di tutti”.
Sonia Tura
Sonia Tura
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