Un progetto sperimentale per essere più vicini alle fasce deboli. Operativo dal prossimo autunno è il servizio domiciliare territoriale unico: integrerà i servizi socio sanitati già esistenti in Repubblica, andando ad allargare il bacino d’utenza dei pazienti attualemnte seguiti a domicilio. Non più solo anziani, ma in genere pazienti con ridotta autonomia psico-fisica; che necessitino di assistenza per patologie traumatiche e debilitanti. Già individuati i nuovi soggeti inclusi nelle prestazioni domiciliari anche dal lato numerico e per classe d’età: 120 minori, 123 adulti, 120 anziani in più, che attualmente non godono del servizio.
Nuova unità operativa di intervento socio-assistenziale che porta innovazioni considerevoli: un nuovo modo di intendere l’assistenza in terriotorio basato sull’integrazione dei servizi e delle competenze, come anche su un nuovo modo di prendere a carico la persona, integrando l’assistenza pubblica a quella privata e alle risorse familiari.
Nuova unità operativa di intervento socio-assistenziale che porta innovazioni considerevoli: un nuovo modo di intendere l’assistenza in terriotorio basato sull’integrazione dei servizi e delle competenze, come anche su un nuovo modo di prendere a carico la persona, integrando l’assistenza pubblica a quella privata e alle risorse familiari.
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