Prostitute e sfruttatori: erano tutti insieme in questo residence di Rivazzurra quando gli agenti della Mobile di Rimini e Modena – martedì all’alba - hanno fatto irruzione. Sui tavoli banconote – frutto della dura vita da marciapiede – e profilattici. Le ragazze – tutte di nazionalità bulgara – erano state portate in Italia, da alcuni connazionali, con la falsa promessa di un lavoro come badante o cameriera, ed erano botte se qualcuna si permetteva di ribellarsi. Inizialmente erano obbligate a prostituirsi nel modenese; poi lo spostamento a Rimini, dove la banda di rumeni, che gestiva il “giro”, era finita in carcere al completo il 10 maggio scorso. Erano i bulgari a comandare, ora. Ma il coraggio di una giovane, che è riuscita a sfuggire ai propri aguzzini, e raccontare tutto agli agenti della Questura, ha portato a questa nuova raffica di arresti. In manette, con l’accusa di sfruttamento della prostituzione, sequestro di persona e lesioni aggravate, 1 rumeno e 3 giovani bulgari: ad uno di loro – Aldin Angelov - il provvedimento è stato recapitato in carcere. Nel video l’intervista a Stefano Vitali.
Gianmarco Morosini
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