Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite deciderà nei prossimi giorni nuove misure da intraprendere per fermare il fiume di sangue che continua a scorrere nonostante il piano di pace. E' quanto ha reso noto l'inviato speciale Onu nel Paese, Kofi Annan; mentre al Palazzo di Vetro i Paesi occidentali hanno preparato una bozza di risoluzione che prevede un ultimatum a Damasco e minaccia sanzioni economiche. Su questo, nuovo braccio di ferro con la Russia. “Mosca – fa sapere il viceministro degli esteri russo Ghennadi Gatilov - non accetterà il progetto di risoluzione proposto dall'Occidente perché la sua adozione, con il richiamo al capitolo sette dello statuto dell'Onu, può portare ad un intervento militare in questo Paese”. Intanto, l'ambasciatore siriano in Iraq che ieri ha annunciato la propria defezione per protestare contro la repressione in Siria, ha dichiarato pubblicamente di essersi "unito alla rivoluzione". Ora si troverebbe in Qatar. Sono proseguiti anche oggi i bombardamenti e gli scontri tra forze governative e ribelli in varie città. Almeno 21 persone uccise.
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