Di nuovo bufera all’interno del tribunale. Il giudice Vannucci si dimette
L’incarico di entrare a far parte del gruppo di coordinamento antiriciclaggio glielo aveva affidato il governo, ai fini dell’esame Moneyval, superato da San Marino che si è visto revocare la procedura rafforzata, e al governo il giudice Vannucci ha presentato le sue dimissioni: non vuole più rappresentare la Repubblica a Strasburgo. Perché? Perché circa un mese fa, è esploso il disagio tra lei e il magistrato dirigente Valeria Pierfelici. Non da oggi il giudice Vannucci richiama l’attenzione sull’eccessivo carico di lavoro che grava sulle sue spalle, e non è la sola: lo stesso Moneyval si era detto preoccupato per il fatto che tutto ricadesse su un’unica persona, e all’orizzonte c’è la nuova verifica degli ispettori di Strasburgo, a marzo. Rita Vannucci aveva chiesto di studiare soluzioni alternative, per spalmare diversamente i carichi di lavoro, ma è arrivata la lettera della Pierfelici, piuttosto dura a quanto pare, se ha indotto la Vannucci a dimettersi. Il governo ha respinto le dimissioni e rinnovata la fiducia, ma il magistrato antiriciclaggio non sembra intenzionata a ritornare sulle sue decisioni, anche perché il problema non è col governo, ma direttamente col suo superiore, e i disagi rimarrebbero tutti. Non è la prima volta che si registrano problemi tra il dirigente e i commissari del settore penale: forse questo ulteriore episodio indurrà il governo ad accelerare la convocazione del consiglio giudiziario.
Francesca Biliotti