Nuovo decreto, Segretario Canti: "Primo segnale di riavvio". Ecco le principali misure
Con il nuovo decreto, le cui disposizioni sono valide dal 20 aprile fino al 4 maggio, arrivano una serie di aperture soprattutto per le attività economiche che hanno un rapporto diretto con il pubblico. Nessuna riapertura dei negozi, ma attività commerciali al dettaglio e artigianali potranno vendere a distanza tramite telefono o strumenti informatici, con consegna a domicilio dalle 9 alle 18.
Consentite anche le riparazioni di telefoni, tablet, computer e apparecchiature elettriche o elettroniche. Bisognerà prenotare la prestazione via telefono o e-mail e la ricevuta sarà, di fatto, l'autocertificazione da portare con se mentre si raggiunge il luogo dove si svolgono le riparazioni. Lavoreranno con la prenotazione anche gommisti, meccanici, elettrauto e carrozzieri. Riaprono i cantieri e le attività legate al settore edile e del giardinaggio, ma non all'interno di abitazioni private abitate.
Attivi anche i taxi e i noleggi con conducente, ma non il trasporto pubblico. Consentite le attività delle lavanderie self-service; le altre potranno ritirare e poi riconsegnare a domicilio i capi. Ma restano chiusi parrucchieri, estetisti, tatuatori e simili che potranno, però, vendere prodotti a distanza. Prosegue lo stop in palestre, centri sportivi e centri benessere.
In tribunale le ferie giudiziarie si prolungano fino al 10 maggio. Nel settore notarile saranno, invece, consentite le attività urgenti. L'erogazione del Tfr, limitatamente ai dipendenti pubblici, viene dilazionato tra aprile, maggio e giugno, ad eccezione di chi è in prima linea nella gestione dell'emergenza. Nel testo si parla di stabilizzazione dei precari dell'Iss. Annunciate, per l'inizio della prossima settimana, nuove misure.
Nessun cambiamento sulla scuola, ma il segretario di Stato all'Istruzione, Andrea Belluzzi, annuncia un prossimo decreto per regolare, tra le altre cose, le modalità in cui si svolgeranno gli esami di terza media e superiori.
Nel servizio, l'intervista al segretario di Stato al Territorio Stefano Canti