Nuovo studio sulle malattie autoimmuni: qual è l'impatto dell'alimentazione sul nostro sistema immunitario
Che i fast food non fossero salutari era già ampiamente noto. Adesso, però, uno studio li collega pure ad alcune malattie autoimmuni, come il diabete di tipo 1, la sclerosi multipla, l'artrite reumatoide, il morbo di Crohn e la colite ulcerosa. Queste patologie, secondo gli scienziati James Lee e Carola Vineusa del Francis Crick Institute di Londra, sono aumentate negli ultimi decenni. Inoltre, stando al loro studio, riportato dal New York Post, la causa sarebbe da ricercare proprio nella recente diffusione dei fast food. Parlando dei problemi del fast food, Vineusa ha detto: "Mancano di alcuni ingredienti importanti, come le fibre, e le prove suggeriscono che questa alterazione colpisce il microbioma di una persona, la raccolta di microrganismi che abbiamo nel nostro intestino e che svolgono un ruolo chiave nel controllo di varie funzioni corporee". In ogni caso, hanno specificato i due studiosi, è necessaria comunque la componente genetica: "Se non hai una certa suscettibilità genetica, non avrai necessariamente una malattia autoimmune.
Benedetta de Mattei ha intervistato la Prof.ssa Silvia Migliaccio – Segretario Generale della Società Italiana di Scienze dell’Alimentazione e Professore Associato dell’Università del Foro Italico di Roma per capire che impatto ha l’alimentazione sul nostro sistema immunitario.
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In che maniera l’alimentazione può incidere nella comparsa delle malattie autoimmuni?
Innanzi tutto, chiariamo che alla base delle malattie autoimmuni, vi è una predisposizione genetica sui quali i fattori di rischio possono chiaramente svolgere un ruolo importante. Detto questo si può affermare che un’alimentazione corretta ed equilibrata ottimizza il mantenimento del benessere del nostro organismo. Il sistema immunitario è l’efficiente sistema di difesa del nostro organismo nei confronti degli agenti estranei all'organismo. La difesa viene attuata da cellule diverse, che hanno funzioni specifiche, e molecole circolanti che lavorano insieme per riconoscere ed eliminare gli agenti estranei all'organismo come batteri, virus, altri patogeni e anche cellule tumorali. In particolare, le cellule del sistema immunitario sono i linfociti T e B. Quindi le difese immunitarie buone oppure compromesse possono essere conseguenti a diversi fattori. Chiaramente una predisposizione genetica permette di mantenere il benessere e le funzioni dell’omeostasi dell’organismo compreso il sistema immunitario. E poi stress, tensione, attività fisica e non ultimo l’alimentazione possono influenzare il sistema immunitario.
Mantenere in salute l'intestino aiuta il sistema immunitario a funzionare meglio. In che modo sono collegati intestino e sistema immunitario?
Si è sempre ritenuto che il nostro intestino svolgesse solo un ruolo inerente la digestione degli alimenti. In realtà, le nostre conoscenze riguardo all’intestino sono notevolmente migliorate o meglio incrementate. Quindi a parte la sintesi di alcuni ormoni da parte di cellule diffuse nell’apparato gastrointestinale, il nostro intestino, o meglio il microbiota che lo popola, svolge un ruolo fondamentale nel modulare diverse attività di vari organi e sistemi. Tra questi il sistema immunitario è ampiamente modulato dal nostro microbiota, il cui equilibrio, quindi, è fondamentale. Detto questo, vi sono studi che dimostrano come un pattern nutrizionale quale la dieta mediterranea svolga un ruolo positivo sul mantenimento e sulla funzione del microbiota, mentre un’alimentazione squilibrata, come potrebbe esserlo quello della “western diet” potrebbe avere un’influenza negativa.
È vero che alcuni alimenti sono in grado di rafforzare le difese immunitarie? E viceversa altri potrebbe indebolirle?
L’alimentazione ottimizzando l’apporto dei nutrienti sia in senso quantitativo che qualitativo può svolgere un ruolo sul mantenimento del benessere dell’organismo ed anche sull’ottimizzazione delle funzioni del sistema immunitario.
Quali consigli per un sistema immunitario efficiente?
1- Innanzi tutto, mantenere il peso corporeo ottimale è fondamentale per garantire che il sistema immunitario sia efficiente: sia l’obesità che la magrezza eccessiva possono influenzare negativamente le funzioni del sistema immunitario.
2- Seguire lo schema della dieta mediterranea, che è stata definita patrimonio immateriale dell’umanità. Secondo le indicazioni di questo schema alimentare dovremmo assumere 5 porzioni giornaliere tra frutta e verdura. Alternare frutta e ortaggi permette di introdurre una varietà di vitamine, oligoelementi e antiossidanti, essenziali per mantenere l’equilibrio dei processi metabolici e per mantenere un sistema immunitario efficiente. Quindi vitamina C, Vitamine del gruppo B.
3- Non dimentichiamo i legumi che sono ricchi in proteine, ma anche ricchi in micronutrienti Poi altro fattore importante, di relativa recente acquisizione, è il mantenimento di buoni livelli di vitamina D. Infatti, sembra che livelli ottimali siano importanti per una buona efficienza del sistema immunitario. Questa vitamina, che poi in realtà è un ormone, è contenuta soprattutto in alimenti grassi quali salmone (e altri pesci quali sgombro, tonno) olio di fegato di merluzzo tuorlo d’uovo, burro e formaggi più grassi.
4- Collegandoci a questo è anche importante la giusta quota di proteine per permettere al nostro sistema immunitario di produrre tutte le cellule e le molecole necessarie per le funzioni.
5- Poi alimentazione corretta frutta verdura, yogurt, carboidrati complessi, possibilmente integrali per mantenere il benessere del microbiota che svolge un ruolo importante per modulare l’efficienza del microbiota, che oltre che mantenere la normale funzione del sistema intestinale è importante in quanto svolge anche un ruolo importante nella modulazione del sistema immunitario.
Benedetta de Mattei
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