L'Odissea infinita di Jean Marc Tierce

L'Odissea infinita di Jean Marc Tierce.
Nel febbraio del 2007 il giudice Canestrari con un'unica sentenza riconobbe l’errore giudiziario e lo dichiarò innocente. Jean Marc Tierce attendeva quel giorno dal 1993 quando venne condannato per truffa. Gli effetti di quella sentenza definitiva furono nefasti. Tierce, che aveva avviato sul Titano una fiorente attività di import-export di auto di lusso, perse tutto ma non si perse d’animo.
Dopo una lunga battaglia giudiziaria ne è uscito vincente. A sbagliare non è stato lui, ma i magistrati che l’hanno condannato. Tuttavia non ha ancora ottenuto un euro di indennizzo.
La storia di Jean Marc Tierce è finita anche su Nouvel Observateur, il principale magazine transalpino. E a perorare la sua causa è intervenuto l’ambasciatore francese in Italia che ha scritto al segretario alla Giustizia Casali, sollecitando una giusta e rapida soluzione del nuovo caso Tierce. A lungo andare, quindi, potrebbero esserci risvolti sconvenienti anche a livello diplomatico.
Dalla Segreteria alla Giustizia fanno sapere che al cittadino francese un indennizzo di 120 mila euro è stato formalmente proposto. Ma a Tierce non va bene. Non vuole una proposta. “L’indennizzo – afferma – mi doveva essere già stato erogato. Solo in seguito a questo atto è possibile trovare un accordo”.
La cifra ventilata dal Governo sammarinese è molto lontana dai 12 milioni di euro di danni, stimati da una perizia che Tierce ha presentato nel marzo 2007. E in ogni caso ci sono conseguenze che il denaro non potrà mai riparare. Nel video le interviste ad Antonio Masiello (Legale di Tierce) e Jean Marc tierce

Luca Salvatori

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