Earth Day è il nome comune di due diverse festività nel mondo. Dedicato alla Terra nell’emisfero nord ogni primavera e in quello sud in autunno; per tutti oggi, 22 aprile, da 40 anni, in 175 paesi del mondo è "il giorno della terra". Ufficializzato dalle Nazioni Unite dopo l’equinozio di primavera si celebra dall’aprile 1970 per la conservazione delle risorse naturali del pianeta. Aria, acqua e sottosuolo, in cielo e in terra, a tutte le latitudini e longitudini, in ogni angolo del globo mezzo miliardo di persone ricordano la madre terra come origine della vita di ogni essere vivente: creato, generato o evoluto nel regno animale o vegetale; e ci sono anche le pietre che fanno le montagne e la nuda terra che fa i campi coltivati e le praterie, il vento che impollina i fiori e muove le foglie dando voce alla natura. Le piante e i viventi scompaiono andando a far parte dell’esercito degli estinti: andati per sempre. Le energie e gli ecosistemi rinnovabili debbono trovare spazio per trasformarsi e riciclarsi. Le specie minacciate sopravvivono insieme a noi se anche noi sopravviviamo. Questo giorno serve a rammentarlo ai i giovanissimi come ha fatto il fumetto "Topolino" riciclando carta e regalando idee per il futuro.
Francesco Zingrillo
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