L’uccisione di Rahmani è un duro colpo al processo di pace perché era l’uomo che poteva fare da trait d’union tra Karzai e i talebani che controllano ancora vaste zone del paese. L’omicidio è stato rivendicato da un gruppo che si richiama al Mullah Dadullah, lo spregiudicato comandante talebano che nel 2007 tese una trappola e sequestrò il giornalista italiano Daniele Mastrogiacomo che voleva intervistarlo nella provincia di Kandahar. Intanto la polizia afghana oggi ha arrestato un uomo sospettato dell’omicidio.
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