“Ogm: minaccia o speranza?”
Dopo il saluto dei Capitani di Castello, ha aperto i lavori il Vescovo di San Marino e Montefeltro Mons. Luigi Negri il quale ha sottolineato il suo ruolo di attento e sensibile osservatore. Ha rimarcato la sua totale contrarietà ai temi che riguardano la manipolazione genetica dell’essere umano, ma per quanto concerne gli Ogm ha detto di voler imparare da chi ne sa di più. Perché non è la Chiesa che deve dire se sono nocivi o no, è la scienza che deve farlo, e fornire a tutti, Chiesa compresa, gli strumenti per una valutazione sulla moralità o meno del loro impiego.
Sono intervenuti docenti di bioetica, esperti in nuove tecnologie e presidenti di associazioni. Gli Ogm, a detta di tutti, sono una speranza per il futuro, un’occasione da non perdere. L’innovazione tecnologica è determinante per lo sviluppo delle nazioni e dei popoli. Molti paesi stanno investendo nelle biotecnologie.
E’ assurdo - è stato detto - che l’Italia rinunci a questa opportunità dato che importa prodotti Ogm e il trend del mercato glieli farà pagare sempre di più. Sarebbe quindi un bene che investisse nella loro produzione poiché aumentano la produttività, migliorano la qualità, riducono l’uso di pesticidi e antiparassitari e abbassano i prezzi.
La Chiesa, dal canto suo, non si oppone, sottolinea invece l’alto valore morale dell’utilizzazione virtuosa della tecnologia.
Sì quindi agli Ogm, ma con responsabilità e giudizio etico.