Omicidio di Fabrizio Franciosi: le indagini su Don Gelmini
“Fino ad ora non siamo stati contattati dalla Procura di Terni, stiamo comunque valutando la possibilità di metterci volontariamente a loro disposizione per fornire informazioni eventualmente utili alle indagini”. Questa dichiarazione, di Carlo Franciosi, è stata raccolta da un amico. Il padre di Fabrizio - il giovane trovato senza vita a Rimini, 16 anni fa - non esclude dunque future collaborazioni con gli inquirenti, che stanno indagando su Don Pierino Gelmini. Il leader della comunità “Incontro” deve rispondere di abusi sessuali su alcuni ragazzi ospitati ad Amelia. Proprio ad Amelia, per qualche tempo, era stato Fabrizio Franciosi; poi – alcune settimane prima della morte – l’abbandono della comunità. Fabrizio aveva ripreso gli studi di Giurisprudenza e conduceva una vita piuttosto riservata. La sera del delitto aveva partecipato a una festa di laurea al 'Paradiso'. Piu' tardi, il ritrovamento del cadavere, con la gola tagliata, nell’auto, parcheggiata sotto il grattacielo. Le indagini, coordinate dal pm Paolo Gengarelli, non portarono ad arresti. Durante l’inchiesta, però, il gemello della vittima – Federico – aveva reso dichiarazioni, che ora potrebbero rivelarsi di grande interesse per i Giudici di Terni. Fabrizio gli avrebbe infatti confidato di essere venuto a conoscenza di molestie compiute all’interno della comunità di Amelia; e per questo motivo sarebbe stato picchiato, minacciato e cacciato dal centro.
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