Sono stati arrestati gli assassini di Elio Morri, il 48enne massacrato martedì scorso a Miramare. Sono due ventenni rumeni, accusati anche di altre aggressioni nella zona. Ancora qualche ora e si sarebbero resi irreperibili. Le loro famiglie si stavano già attivando per farli espatriare. Ma la Polizia è arrivata prima e li ha sorpresi in uno dei residence dove passavano la notte. Dopo il fermo hanno reso piena confessione Marian Balauca e Eduard Arcana: rumeni, clandestini, vent’anni appena per entrambi; di giorno lavoravano saltuariamente come manovali, di notte bevevano per poi andare ad attaccar briga in città. Elio Morri ha avuto la sfortuna di incontrarli mentre andava tranquillamente in bicicletta, all’alba, sul lungomare. Un assassinio senza alcun movente. “L’abbiamo picchiato – hanno detto – perché ci aveva guardato male”. Morri – un mite che non aveva mai fatto male a nessuno - è stato sbilanciato, è caduto, poi ha subito una terribile scarica di calci e pugni al capo. I due assassini hanno frugato nei suoi vestiti alla ricerca di danaro. Ma non hanno trovato nulla e – per stizza – hanno gettato la bicicletta al di là della recinzione di un istituto scolastico. Erano completamente ubriachi, quella stessa notte avevano già compiuto 3 aggressioni a scopo di rapina; tutte nella stessa zona: tra i bagni 100 e i 120. La prima alle 23.30 ad un italiano che passava di lì in bicicletta, proprio come Morri. Poi avevano tentato di derubare 3 giovani turisti tedeschi e da lì era nata una zuffa. Intorno all’una di notte una brutale aggressione ad una ragazza, anch’essa tedesca. L’hanno colpita violentemente al volto con un pugno; la giovane ha rischiato addirittura di perdere un occhio. Quindi hanno preso la sua borsetta e il cellulare. E questa è stata la chiave di volta delle indagini. Perché il telefonino è stato usato dai malviventi nei giorni successivi e i poliziotti – non senza difficoltà – sono arrivati ai colpevoli. Soddisfatti gli uomini della questura e il pubblico ministero che ha coordinato l’inchiesta: Marilù Gattelli. Le indagini nel frattempo continuano per dare un volto ai malviventi che – in questo periodo – stanno terrorizzando la zona sud di Rimini.
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