Omicidio Roma: vittima soprannominata "il sammarinese"
“Il sammarinese”. Con questo soprannome era conosciuto Roberto Ceccarelli, 46 anni, freddato con due colpi di pistola venerdì sera a Roma, in via Col di Lana nel quartiere Prati, davanti al teatro delle Vittorie. La vittima era considerato un faccendiere, aveva diversi precedenti penali per reati finanziari, truffe e riciclaggio, e gli inquirenti vogliono far luce sui suoi rapporti con alcuni esponenti dell’ex Banda della Magliana. Dopo che per l’omicidio si era autoaccusato un 70enne, nelle ultime ore è stato fermato anche un uomo di 35 anni. La Procura aveva ribattezzato la vittima “il sammarinese” proprio per i suoi rapporti con San Marino, sui quali si dovrà far luce. E non è l’unico collegamento col Titano. Gli inquirenti ipotizzano infatti che l’omicidio Ceccarelli possa essere legato anche al gruppo di operatori finanziari guidati da Gianfranco Lande, per la storia della megatruffa da 170 milioni di euro ai danni, tra gli altri, di vip e aristocratici romani: nella lista di 500 nomi di investitori compare anche quello di Roberto Ceccarelli. Il pm Luca Tescaroli vuole verificare se si tratti proprio della vittima. Ed è quasi certo l’arrivo di una rogatoria a San Marino, dove si ritiene che Lande avesse conti correnti bancari. Il sospetto è che dietro la copertura dell’investimento possano celarsi tentativi di riciclare denaro o evadere il fisco.
Francesca Biliotti
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