L'omicidio stradale è reato in Italia. E a San Marino?
E da questo caso si può riflettere e fare il punto sulla recente introduzione del reato di omicidio stradale, entrato in vigore nell'Ordinamento Penale italiano il 23 marzo 2016.
Un reato autonomo, presente all'articolo 589-bis, graduato su 3 varianti: dall'ipotesi base, quando la morte è causata violando il Codice della strada punito con una reclusione da 2 a 7 anni alla fattispecie che contempla una pena fino a 12 anni qualora l'omicida sia sotto effetto di alcol o sostanze stupefacenti.
Ad un anno dall'entrata in vigore della legge sull’omicidio stradale, erano 843 gli incidenti mortali registrati fino allo scorso aprile. Per 456 eventi si è proceduto alla contestazione di questo nuovo reato e nell’85% dei casi i responsabili rischiano pene fra i 2 e i 7 anni di carcere.
A San Marino non esiste identica fattispecie rispetto a quella prevista dall'ordinamento italiano – spiega l'avvocato riminese Alessandro Petrillo – per cui il cittadino che causi la morte a seguito di incidente stradale in territorio sammarinese, risponderà di omicidio colposo secondo le leggi della Repubblica".
Nel caso in cui però il cittadino sammarinese in seguito a un incidente stradale avvenuto a San Marino commette un reato di omicidio stradale ai danni di un cittadino italiano potrebbe essere punito in Italia a condizione che il Ministro della Giustizia ne faccia richiesta, come indicato nell'articolo 10 del Codice Penale, entro 3 mesi dal giorno in cui ne ha avuto notizia. "Anche se astrattamente è possibile, reputo – continua Petrillo – sia un'ipotesi assai remota".
Silvia Sacchi