Omicidio stradale, una 'stretta' che non paga. Il Report di Asaps

Magari per i bilancio è troppo presto, ma al momento la stretta sugli 'indisciplinati al volante' non paga. A soli tre mesi dall’entrata in vigore della legge che introduce il reato di omicidio stradale, gli episodi di omissione di soccorso sono aumentati del 20% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il Report dell’Associazione sostenitori amici della polizia stradale non rileva segni di cedimento sulla linea di galleggiamento della Pirateria stradale. Anzi, nei tre mesi di aprile, maggio e giugno 2016 gli episodi gravi di pirateria stradale sono stati 294, contro i 245 dello stesso trimestre del 2015. 49 incidenti in più e un incremento del 20% tondo. I feriti sono stati nello stesso trimestre 366, mentre nel 2015 erano stati 313, +16,9%. Ma è sui decessi che il dato si fa deludente in quanto le persone uccise da pirati della strada nel trimestre sono state 33, esattamente lo stesso numero del 2015. 
In sostanza nel trimestre dell’Omicidio stradale è stato vanificato il vantaggio dei mesi precedenti, anche se la situazione delle piraterie mortali non è peggiorata. Le piraterie legate al consumo di alcolici o stupefacenti sono state leggermente meno. Il 15,2% nel primo semestre 2016 (ma 24,1% nelle sole piraterie mortali) e il 17,9% nel 2015. 
Nel 19,7% degli episodi il protagonista dell’omissione di soccorso è stato uno straniero, mentre nel 7,3% lo straniero è stato una vittima.
A Rimini l'ultimo caso di pirateria qualche giorno fa in via Melucci. Era le sera del 7 agosto ed un uomo provocò un maxi tamponamento e si diede alla fuga. Ma grazie alle testimonianze raccolte sul posto dalla Polizia Stradale, il cerchio si strinse velocemente attorno a lui. Tanto che, a cinque giorni dalla carambola, l'uomo- un moldavo di 43 anni- si presentò spontaneamente in caserma, accompagnato dal suo avvocato

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