Correva l'anno 1955, quando il Titano – con la Legge numero 142 – istituì un sistema obbligatorio di Sicurezza Sociale, sulla base del “Piano Beveridge”. Veniva insomma garantita la copertura sanitaria universale per ogni cittadino e residente, ponendo così la Repubblica all'avanguardia, nel panorama internazionale. Ecco perché San Marino è pronta a raccogliere la sfida lanciata dall'OMS, in occasione della giornata mondiale della salute. Proprio il 7 aprile, del 1948, divenne infatti operativa questa Agenzia speciale dell'ONU, con sede a Ginevra. Il tema scelto per quest'anno è “Universal health coverage: everyone, everywhere”. L'Organizzazione, insomma, chiede ai leader mondiali di adottare misure concrete per passare alla copertura sanitaria universale; e questo grazie all'erogazione di servizi essenziali e vitali, a campagne di prevenzione e di salute pubblica, al miglioramento di reti e strutture. In assenza di tutto ciò – del resto - le persone si trovano costrette a scegliere tra assistenza sanitaria ed altri bisogni primari. Come dicevamo San Marino, in questo campo, ha fatto i “compiti a casa” con abbondante anticipo. Ora – secondo molti – è importante difendere quell'importante conquista di giustizia sociale. La Segreteria di Stato alla Sanità ricorda anche l'importanza della prevenzione: perché la promozione, di corretti stili di vita, è alla base di un solido sistema sanitario. Nei prossimi mesi OMS Europa pubblicherà una serie di report sulla protezione finanziaria in 25 Paesi. L'analisi dei risultati è affidata ad una conferenza di alto livello, che si terrà a metà giugno a Tallinn, e alla quale la Repubblica parteciperà, portando la propria esperienza.
Riproduzione riservata ©