La forma è semplice e naturale. Una goccia, la più piccola quantità di liquido abbastanza pesante da cadere in una massa sferica. Le "Ooho balls" – frutto dell'intuizione della startup Skipping Rocks Lab, fondata a Londra da tre giovani ingegneri spagnoli - replica il comportamento dell'acqua nel cielo, circondando il liquido di una membrana commestibili di estratti vegetali ed alghe. È nuovo modo di packaging, un'alternativa alla bottiglia di plastica, in quanto economico, resistente, igienico, biodegradabile in poche settimane e persino commestibile.Le "bolle d'acqua" si infilano semplicemente in bocca e si rompono fra la lingua e il palato, ingoiando la bevanda contenuta e gettando la membrana che la conteneva, come la buccia di un frutto.
Nel momento storico in cui uno dei principali problemi di inquinamento al mondo è causato dalle mastodontiche isole di plastica negli oceani, la piccola impresa londinese si propone come parte della soluzione. L'invenzione, a dire il vero, non è nuovissima, risale al 2013, anno anche della prima presentazione. Dall’idea alla produzione su larga scala il passo è però lungo. È nata così la campagna di crowdfunding che ha permesso ai giovani ricercatori di raccogliere ben 700mila dollari, segno che l'idea piace, e tanto, al pubblico, soprattutto per i suoi risvolti ambientali. Il prossimo passo sarà quello di rendere la bolla disponibile in grandi eventi, come maratone o concerti: forse, provandola e toccandola con mano, sempre più persone si convinceranno che risparmiare la plastica utilizzata per le bottiglie d’acqua è davvero possibile.
Filippo Mariotti
Nel momento storico in cui uno dei principali problemi di inquinamento al mondo è causato dalle mastodontiche isole di plastica negli oceani, la piccola impresa londinese si propone come parte della soluzione. L'invenzione, a dire il vero, non è nuovissima, risale al 2013, anno anche della prima presentazione. Dall’idea alla produzione su larga scala il passo è però lungo. È nata così la campagna di crowdfunding che ha permesso ai giovani ricercatori di raccogliere ben 700mila dollari, segno che l'idea piace, e tanto, al pubblico, soprattutto per i suoi risvolti ambientali. Il prossimo passo sarà quello di rendere la bolla disponibile in grandi eventi, come maratone o concerti: forse, provandola e toccandola con mano, sempre più persone si convinceranno che risparmiare la plastica utilizzata per le bottiglie d’acqua è davvero possibile.
Filippo Mariotti
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