Un fenomeno in aumento - quello del doping - una vera piaga nel mondo delle palestre, del culturismo. Tre trentenni di Rimini sono nei guai: sono sospettati di spaccio di sostanze anabolizzanti senza necessità terapeutica. Nel corso dell’inchiesta, condotta dagli uomini della Questura, sono state effettuate perquisizioni in una palestra, in due appartamenti ed in un negozio specializzato nella vendita di prodotti per culturisti. Le forze dell’ordine hanno trovato siringhe, pillole, farmaci acquistabili solo dietro presentazione di ricetta, e un medicinale proibito in Italia: il Winstol Deprol. Rinvenute anche sostanze destinate ai cavalli, il sospetto è che fossero utilizzate anche dai culturisti. I tre riminesi indagati rischiano ora una pena dai 3 mesi ai 3 anni di reclusione. L’inchiesta, coordinata dal Sostituto Procuratore di Rimini Paolo Gengarelli, è comunque ancora in corso e non si escludono nuovi sviluppi nei prossimi giorni.
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