Operazione "Champagne": ordinata la chiusura del Pascià
Dopo la discoteca 'Pascià', anche il 'Prince' dovrà rimanere chiuso per due settimane, tre sabati consecutivi a partire da domani. Lo ha deciso il Questore di Rimini, Antonio Pezzano, che ha preso i provvedimenti in conseguenza dei risultati della recente 'Operazione Champagne', indagine antidroga nei locali da ballo che ha portato ad una serie di arresti. Secondo gli accertamenti della polizia, le due discoteche "sono risultate abituali ritrovi di persone dedite allo spaccio e consumo di sostanze stupefacenti". L'operazione aveva portato all'arresto nei giorni scorsi di 13 persone, molte delle quali albanesi, ma anche di uno degli ex soci del 'Prince', Fabrizio Gennarelli, che proprio ha ottenuto la scarcerazione dagli arresti domiciliari (ma non potrà risiedere in provincia di Rimini), mentre gli altri indagati restano in carcere. Peraltro la società di gestione del locale, che era in liquidazione dalla scorsa estate, è stata sciolta e ricostituita nello studio di un notaio di Riccione, con nuovi soci. Il locale è da tempo in ristrutturazione e avrebbe dovuto riaprire proprio nei prossimi giorni. Intanto, Giovanni Semeraro, titolare del Prince, ha deciso di “congelare” il proprio incarico di presidente del Silb – il sindacato locali da ballo – e di rimettere il mandato nelle mani della Confcommercio di Rimini, pur ribadendo, in un comunicato, la totale estraneità rispetto ai fatti che hanno coinvolto Gennarelli.
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