Operazione "Eclisse": due le società sammarinesi coinvolte
L’indagine della Guardia di Finanza di Rimini denominata “Eclisse” ha portato all’arresto di 4 persone. 14 gli indagati, due delle società coinvolte nel sodalizio criminale sono sammarinesi: una è anonima, con domicilio fiscale al Consolato di San Marino a Rimini, l’altra è una Srl di nome Elephant ed ha sede a Dogana. Sequestrati beni mobili e immobili per un valore di 5 milioni di euro. Il dominus dell’organizzazione era il pregiudicato catanese, Giuseppe Palermo, 49 anni, residente a San Clemente dove era sottoposto a sorveglianza speciale per precedenti guai con la giustizia: 27 pagine di casellario giudiziale. Essendo interdetto all’attività imprenditoriale aveva fatto intestare a “donne-prestanome” le società di comodo utilizzate per svolgere l’attività di smaltimento di rifiuti speciali e pericolosi. Durante le indagini le fiamme gialle hanno scoperto che Giuseppe Palermo era in affari anche con alcuni usurai che come lui sono stati arrestati: si tratta di Luigi Sodano, 37 anni, e Antonio Iazzetta di 52. Il tramite era il riminese 42enne GianLuca Mazzotti, anch’egli finito in carcere. Tra gli indagati c’è anche un sammarinese di 33 anni: M.Z. le iniziali. Il Pm riminese Cerioni invierà al Tribunale di San Marino una rogatoria per maggiori informazioni sulle società sammarinesi coinvolte e, probabilmente, anche per conoscere altri eventuali flussi di denaro gestiti da Palermo.
Luca Salvatori
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