Operazione "Miraggio": sviluppi
Il materiale sequestrato, in base ad un decreto della Procura della Repubblica di Roma, riguarda 3-4 società che hanno il domicilio fiscale al Consolato. L’operazione “Miraggio” fa capo al nucleo speciale di polizia valutaria della Capitale. Le fiamme gialle di Rimini hanno messo a disposizione gli uomini per ciò che doveva essere fatto nella provincia di competenza, ma non hanno avuto alcun ruolo nelle indagini. Il Sole 24 ore riferisce di conti correnti sammarinesi e cita due banche: l’Ibs e la Banca Commerciale Sammarinese. Quest’ultima - per voce del vicepresidente Giuseppe Roberti - smentisce di aver conti riferibili alle società coinvolte nell’operazione Miraggio. “Per scrupolo - precisa Roberti - abbiamo anche fatto verifiche su tutti i correntisti aventi iniziali compatibili con il cittadino italiano residente a San Marino che è stato arrestato. Abbiamo un solo T.G e in un anno ha movimentato 20mila euro”. Come dire che la somma è troppo esigua per essere rapportata ad un’indagine su flussi milionari.
Anche l’Ibs afferma di non avere alcun rapporto con le società indicate dalla stampa e neppure con i singoli soci delle società. Le rogatorie inviate dalla procura di Roma al Tribunale di San Marino - ma qui entriamo nel campo delle notizie non confermate - sarebbero tre e non una. Due sarebbero state evase e la terza sarebbe in esecuzione. Il nucleo speciale di polizia valutaria di Roma, interpellato per replicare all’indignazione esternata dal Governo sammarinese, ha ritenuto di non commentare. Secondo indiscrezioni, intanto, la Polizia Tributaria di Rimini, starebbe proseguendo nell’opera di contrasto dei fenomeni distorsivi tra Italia e San Marino con un’operazione che dovrebbe concludersi a breve.
Luca Salvatori