Operazione Sophia: la Marina addestrerà i libici per fermare gli scafisti
Sono i nuovi compiti dell'operazione Sophia, campagna militare lanciata dall'Unione Europea dopo i naufragi avvenuti nell'aprile 2015, che hanno coinvolto diverse imbarcazioni che trasportavano migranti e richiedenti asilo dalla Libia. Sophia è una delle bambine salvate da quei naufragi: oggi vive in Germania, sta bene. Vuole essere un messaggio di speranza, ha spiegato l'ammiraglio Enrico Credendino, che ora ha nuovi scopi da qui alla prossima estate. Finora il blocco degli scafisti è stato uno dei loro obiettivi: 337 le imbarcazioni intercettate, 99 le persone consegnate all'autorità giudiziaria italiana. Domani, dovrebbe essere la stessa Libia a poterlo fare, grazie alla formazione portata avanti in collaborazione con Frontex e Nato.
Le indagini per capire da dove arrivano le armi sono in pieno svolgimento, ha aggiunto. Senza dimenticare il traffico di droga. L'aiuto a quello che l'ammiraglio chiama “governo legittimo” è indispensabile, conclude: una Libia stabile è la condizione per arginare l'esodo biblico dei migranti.
Francesca Biliotti
Nel video l'intervista all'ammiraglio di divisione Enrico Credendino, comandante operazione Sophia