L'ora legale fu un'invenzione di Benjamin Franklin
Superato l'effetto jet lag, simile a quello che si prova dopo un viaggio in aereo, gli effetti dell'ora legale vengono generalmente accolti con favore. La sensazione, infatti, è che le giornate si allunghino perchè tramonta più tardi, quando invece le ore di luce continueranno ad essere quasi le stesse e cioè 12 e 42, appena 3 minuti in più. La 'genesi' dell'ora legale affonda le radici nel Settecento. Il primo a teorizzarla fu Benjamin Franklin padre fondatore degli Stati Uniti e genio poliedrico che diede contributi importanti anche nello studio dell'elettricità. L'idea di Franklin non ebbe sul momento grande seguito - anche perché, all'epoca, i risparmi sarebbero stati bassi - ma nel 1907, venne ripresa dal britannico William Willet, e questa volta trovò seguaci. Nel 1916 la Camera dei Comuni di Londra diede il via libera al British Summer Time, che implicava lo spostamento delle lancette un'ora avanti in estate. In Italia l'ora legale è stata adottata per la prima volta nel 1916 e rimase in vigore fino al 1920. L'adozione definitiva risale al 1966 e dal 1996 si stabilì di prolungarla oltre l'estate, dall'ultima domenica di marzo all'ultima di ottobre. Grazie a questo geniale stratagemma in Italia si consumeranno nel 2013, 544 milioni di kilowattora in meno, equivalenti al fabbisogno annuo di 180mila famiglie e ad un risparmio di 90 milioni di euro.
Luca Salvatori
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