Magistratura e forze di polizia più forti della capacità di difendersi dell'indagato. L'Ordine degli Avvocati e Notai di San Marino risponde duramente alle proposte di modifica del codice penale, di procedura penale e in materia di responsabilità delle persone giuridiche che andranno in votazione nella prossima seduta del Consiglio Grande e Generale.
Secondo gli avvocati, si legge in una nota, i provvedimenti "andranno ad ampliare gli strumenti coercitivi e repressivi in mano alla magistratura e alle forze di polizia, senza un ampliamento delle garanzie difensive".
Il dito è puntato contro il reato di "autoriciclaggio" che in Italia non esiste. Cosa succede? Gli avvocati lamentano il fatto che questa condotta antigiuridica si intreccia con molti altri reati anche più lievi generando quindi una pena sproporzionata.
Anche la confisca è oggetto di critiche perché "inverte l'onere della prova"."Il giudice - dicono gli avvocati - sarà obbligato a sequestrare e poi confiscare i beni di cui l'indagato "non giustifichi la legittima provenienza". Come conseguenza rilevano la possibilità che ciò si trasformi in "una indiretta verifica di natura fiscale dei patrimoni di ciascuno".
"In materia di responsabilità giuridica si aggrava grandemente la posizione della società di fronte alla commissione di un reato da parte delle persone fisiche che la rappresentano o la dirigono". Questa è l'ultima preoccupazione dell'ordine che chiede alla politica una pausa di riflessione.
Valentina Antonioli
Secondo gli avvocati, si legge in una nota, i provvedimenti "andranno ad ampliare gli strumenti coercitivi e repressivi in mano alla magistratura e alle forze di polizia, senza un ampliamento delle garanzie difensive".
Il dito è puntato contro il reato di "autoriciclaggio" che in Italia non esiste. Cosa succede? Gli avvocati lamentano il fatto che questa condotta antigiuridica si intreccia con molti altri reati anche più lievi generando quindi una pena sproporzionata.
Anche la confisca è oggetto di critiche perché "inverte l'onere della prova"."Il giudice - dicono gli avvocati - sarà obbligato a sequestrare e poi confiscare i beni di cui l'indagato "non giustifichi la legittima provenienza". Come conseguenza rilevano la possibilità che ciò si trasformi in "una indiretta verifica di natura fiscale dei patrimoni di ciascuno".
"In materia di responsabilità giuridica si aggrava grandemente la posizione della società di fronte alla commissione di un reato da parte delle persone fisiche che la rappresentano o la dirigono". Questa è l'ultima preoccupazione dell'ordine che chiede alla politica una pausa di riflessione.
Valentina Antonioli
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