L’ordine degli avvocati si riunirà dopo Pasqua per prendere eventuali provvedimenti sul loro collega Carlo Biagioli
Nella riunione di giovedì il direttivo ha solo incontrato col magistrato dirigente del tribunale, e del caso Biagioli dunque l’Ordine non ha proprio parlato, riferisce il presidente Maria Selva. Cosa deciderà in merito alla condanna di primo grado nei confronti del loro collega Carlo Biagioli dunque, è ancora da vedere. “Non appena avremo letto la sentenza – spiega Maria Selva – decideremo”. L’avvocato Biagioli è stato condannato a due anni e mezzo di prigionia, tre anni invece al padre Marcello, ex comandante della gendarmeria, per aver falsificato un foglio di servizio di una pattuglia, documento che secondo l’accusa avrebbe dovuto fornire un alibi a Stefano Virgili, vicino alla Banda della Magliana. Lo statuto dell’ordine degli avvocati non prevede la sospensione cautelare. Per l’avvocato Livio Bacciocchi, che però era finito in carcere, la sospensione c’è stata ma per una decisione presa di comune accordo. E quasi certamente ci sarà l’appello, visto che Carlo Biagioli lo ha già annunciato e che nemmeno l’avvocato di parte civile, Gianna Burgagni, è sembrata particolarmente soddisfatta dalla sentenza, che fissa una provvisionale di 3.000 euro a testa per i due gendarmi che difendeva. Per quanto riguarda la residenza concessa a Marcello Biagioli e ai suoi due figli, il congresso di Stato annuncia che valuterà provvedimenti, non appena avrà per le mani il titolo in base al quale la residenza fu loro concessa.
Francesca Biliotti
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