Orologi: battuta all'asta la collezione privata di Carlo Biagioli. Il 5% del ricavato in beneficenza

Evento sostenuto da Nomisma

Una passione viscerale per gli orologi e l'arte in genere, quella di Carlo Biagioli che ha messo in vendita all'incanto 130 segnatempo della sua collezione privata: pezzi vintage di notevole pregio. Marchi e modelli diversi e mai banali, perché frutto della scelta di un occhio attento capace spesso di anticipare le tendenze. “Ogni oggetto ha un senso” – si è detto. Battitore d'asta d'eccezione, Stefano D'Onghia, volto noto di “Cash or Trash”.

Tra i lotti di maggior valore, menzione speciale per il Rolex Daytona dell'89, con la peculiarità del quadrante color crema-lime, stimato 50mila euro e rimasto invenduto come l'Omega Seamaster che partiva da una base d'asta di 16mila euro; e poi un esemplare di Patek Philippe anni '70 in oro bianco con quadrante blu notte, passato di mano a 32mila euro più diritti d'asta; e il Piaget ceduto a 13.500 euro. In totale è stato venduto il 70% dei lotti. 

Orologi da collezione spesso sinonimo di lusso, ma non manca l'intento benefico: il 5% del ricavato sarà destinato in particolare al sostegno allo studio di un bambino che vive nell'orfanotrofio di Bali "Sidhi Astu Tuka".

"Ho deciso di lasciare che qualcun altro condivida ciò che ho scovato in giro per il mondo - dice Biagioli - e indossi il frutto della mia ricerca e passione". 

Nel video le interviste a Carlo Biagioli, collezionista di orologi; Stefano D'Onghia, perito estimatore e battitore d'asta e Matteo Del Grande, Nomisma.

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