Ortopedia, i medici: "Stop alle polemiche, lesive del rapporto di fiducia con i pazienti"

“Basta con questa querelle poco proficua per tutti, che alimenta solo un clima di sfiducia”. A chiederlo, in una lettera aperta, cinque medici dell'Unità di Ortopedia dell'Ospedale di Stato, dopo le polemiche, le repliche e controrepliche seguite alla nomina del nuovo Primario, Fabrizio Campi. Arcangeli, Cervini, Grana, Pirani e Zamagni ribadiscono che il loro “impegno è oggi più forte e concreto che mai”. “Ciò che ci sta a cuore siete voi pazienti – scrivono – e ciò che vogliamo è migliorare la nostra offerta di servizi e la vostra qualità di vita”. A riguardo, annunciano di aver già analizzato in queste settimane con il neo-Primario le attuali criticità dell'ortopedia, tra cui – come più volte sollevato nei giorni scorsi - l'ambulatorio ortopedico, e di lavorare già ad un progetto di rimodulazione e ristrutturazione che permetterà un miglioramento del servizio.
A proposito di tempi di attesa, la situazione tra San Marino e Rimini, inteso come distretto comprendente quindi un territorio più vasto, non si differenzia più tanto. A cambiare sono per l'appunto le distanze nel senso che sul Titano la maggior parte dei servizi vengono erogati a Cailungo presso gli ambulatori dell'Ospedale, mentre chi ipoteticamente abita a Riccione potrebbe trovare posto per una visita in una Ausl a diversi km di distanza dalla propria residenza. Restando sull'ortopedia ad esempio, per una visita generica – cioè né urgente, né prioritaria - servono mediamente sul Titano circa un paio di mesi, mentre fuori confine poco più di un mese con Torre Pedrera come prima destinazione disponibile. Va ricordato che in Repubblica il primo accesso ad una visita specialistica è sempre filtrato dal medico di base con apposita prescrizione. Per quanto riguarda invece, una visita cardiologica, dai 15 giorni ad un mese al massimo a San Marino, contro 1 mese e mezzo di Rimini; per l'oculistica, infine, è quasi pareggio: 1 mese – 1 mese e mezzo circa per entrambe.

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Ortopedia, i medici: "Stop alle polemiche, lesive del rapporto di fiducia con i pazienti"

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