“Almeno per oggi microfoni spenti”. Lo ha chiesto Angelo Stefio. Il papà di Salvatore, nonostante tutto, è sembrato sereno; è uscito di casa intorno alle 5 del pomeriggio stanco ma con il solito spirito battagliero e la voglia di non mollare; insieme a lui c’era il fratello. Dopo aver comunicato questa sorta di silenzio stampa, Angelo Stefio ha preso un caffè con i giornalisti e si è rilassato un po’. “La decisione di non rilasciare dichiarazioni ufficiali – ha detto Stefio a microfoni spenti – è venuta direttamente dalla Farnesina e riguarda tutte e tre le famiglie dei ragazzi sequestrati”. Una scelta confermata in seguito dal premier italiano Silvio Berlusconi e dettata dalla necessità di non intralciare le trattative in corso per la liberazione degli ostaggi. Il clamore suscitato dalla vicenda infatti, secondo alcuni, avrebbe indotto i sequestratori – dopo la manifestazione di Roma - ad alzare il tiro chiedendo al Governo Italiano pressioni per la liberazione di prigionieri irakeni in mano ai curdi. La sensazione è che si stia arrivando ad una soluzione positiva della vicenda, ma è necessario procedere con cautela.
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