Palestina: Csu, "si metta subito fine al conflitto"
La CSU esprime il suo profondo sdegno per il prevalere delle forze estremiste che hanno nuovamente riacceso e alimentato l'endemico conflitto tra Israele e Palestina, provocando un elevato numero di vittime, in particolare tra la popolazione civile palestinese.
È necessario che le Nazioni Unite e la comunità internazionale impongano il cessate il fuoco alle parti belligeranti: in tal senso le organizzazioni internazionali, in primis l'ONU ma anche la stessa UE, devono superare l'immobilismo e la mancanza di iniziativa che li ha contraddistinti, per assumere tutte le azioni diplomatiche necessarie per far tacere le armi e mettere fine al bollettino quotidiano di morti e feriti; ciò fino ad assumere, se necessario, il controllo da parte dell'ONU del territorio teatro dei violenti scontri armati.
Deve ripartire il dialogo tra le parti, sostenendo le forze dei due schieramenti favorevoli a riprendere il processo di pace, che non può prescindere dal riconoscimento del pieno diritto del popolo palestinese ad avere un proprio territorio libero e sovrano, al pari di tutti gli altri popoli.
La CSU esprime inoltre la sua preoccupazione per gli altri fronti di guerra, ad iniziare da quello in Ucraina, che continua a registrare un elevato numero di vittime, tra cui le centinaia di morti provocati dall'abbattimento di un aereo di linea. È indispensabile che anche questo teatro di conflitto divenga una delle priorità nell'agenda dell'ONU e della comunità internazionale, per giungere rapidamente ad una soluzione in grado di ripristinare la pacifica convivenza delle popolazioni.
Comunicato stampa CSU