"Panorama" torna sull’inchiesta "Why Not"
Panorama torna sull’inchiesta ‘Why Not’, ricostruisce retroscena, svela fronti aperti. Secondo il settimanale, nella mani di De Magistris sono due piste investigative: “Una rete di utenze telefoniche riconducibili a San Marino” e alcuni viaggi da San Marino alla Libia di Gheddafi. Entrambe le strade portano ad un solo nome, quello di Piero Scalpellini, 57enne riminese, consulente di Prodi e impiegato nella sammarinese Pragamata, a sua volta fondata da ex uomini di Nomisma, il laboratorio delle idee del Premier. 4 Sim sotto controllo, intestate alla Delta Spa di Milano e in uso a Prodi e collaboratori; molte telefonate fra Prodi e Scarpellini. “Già ricostruite dai tecnici dell’accusa – dice a proposito Panorama –. Una batteria di utenze riferibili alla Repubblica di San Marino e che potrebbero essere state utilizzate per rendere sicure le comunicazioni”. Un vero e proprio “sistema Scarpellini”, così viene definito: Catanzaro dice di avere pronta una relazione sui suoi affari, dopo aver chiesto la collaborazione dell’ufficio antiriciclaggio della Banca Centrale, e averne studiato i movimenti all’estero, insieme al figlio Alessandro, fra San Marino e la Libia.
Non si parla più della Loggia San Marino, ma solo di gruppi di potere dalla forte coloritura massonica con base a Roma, e che gestirebbero denaro proveniente dalla Unione Europea attraverso società fondate allo scopo di ottenere commesse e appalti pubblici. Spuntano anche nuovi indagati illustri: il consigliere di Finmeccanica di frequentazione prodiana, Bonferroni, ma anche Lorenzo Cesa dell’UDC e Giancarlo Pittelli di Forza Italia. Poi piste percorribili, partendo da alcuni appunti, spuntati durante le perquisizioni, e destinati al Sismi. Ma ci sono anche domande senza risposta: “E tutte le storie sulla Delta spa?” – si chiede Panorama - “Molti sono stati gli equivoci in questi giorni. Il pm ha visure e bilanci. Ma – prosegue – non esistono per ora collegamenti certi con San Marino”.
“Cosa bolle nella pentola di De Magistris”. Il punto interrogativo, allora, sarebbe d’obbligo.