Fischi, rabbia, striscioni per invitare le procure di Forlì e Rimini a non chiudere le due inchieste sulla squalifica di Marco Pantani al Giro d'Italia nel 1999 - quando stava per vincere la corsa rosa - e sulla sua morte, avvenuta in un residence a Rimini il 14 febbraio 2004. Così duecento tifosi hanno sfilato in corteo oggi nel primo pomeriggio a Cesenatico dallo spazio Pantani fino al monumento che raffigura il campione in piazza Marconi. L'iniziativa è stata organizzata dai tifosi di Cesenatico con l'appoggio della famiglia Pantani. In prima fila anche diversi ultrà della Curva Mare del Cesena squadra di cui il pirata era tifoso. Mamma Tonina ha confidato che sperava in un'affluenza maggiore ma l'ha presa con un sorriso: "siamo pochi ma buoni, ci sono i tifosi che con Marco avevano un legame forte, noi della famiglia e i tifosi del Cesena che per me sono speciali e ai quali voglio bene". Sulla sua pagina Facebook, la mamma del Pirata ha poi aggiunto: "grazie a tutti ragazzi siete la mia forza". Negli striscioni era scritto "Fischiamo l'archiviazione", "Ieri, oggi e domani, giustizia per Pantani", "E ora uno scatto verso la giustizia", "Marco da campione a stella nel cielo", "Giustizia sia fatta per Marco Pantani". Scortati da una pattuglia della Polizia Municipale e dai carabinieri i manifestanti si sono poi fermati a lungo ai piedi del monumento che raffigura il campione continuando ad intonare i cori, esponendo striscioni e sventolando le bandiere del Cesena.
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