Due uomini, seduti uno di fronte all'altro, tra loro soltanto un basso tavolino su cui erano ben evidenti un pacco e sopra due grandi buste come quelle di solito utilizzate in Vaticano per l'invio dei documenti: è durato circa 45 minuti l'incontro riservato tra Papa Francesco e Benedetto XVI nel salottino del palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, unico momento veramente privato della visita del nuovo pontefice a quello emerito. Dialogo che è avvenuto a due, senza neanche i segretari, mons. Georg Gaenswein e Alfred Xuereb, senza gli uomini della Prefettura della Casa Pontificia, senza le telecamere del Ctv. Un dialogo sul futuro della Chiesa che è stato il proseguimento del "colloquio già avviato" telefonicamente la sera dell'elezione e poi il 19 marzo. Temi e parole rimaste tra i due Papi, quello in carica e l'emerito, un incontro definito da padre Federico Lombardi "momento di altissima, profondissima comunione". Nel corso del quale è stato da parte di Ratzinger rinnovato "questo suo atto di riverenza e di obbedienza al suo successore", mentre "certamente Papa Francesco ha rinnovato la gratitudine sua e di tutta la Chiesa per il ministero svolto da Papa Benedetto nel corso del suo pontificato". Rapporti tra i due Papi a parte, la conversazione può aver affrontato temi anche più difficili e complessi, in particolare i dossier rimasti "aperti" e che Benedetto XVI ha deciso, prima che la sua rinuncia diventasse effettiva, di lasciare al successore: come quello sui lefebvriani o il rapporto dalla commissione d'inchiesta composta dai porporati Julian Herranz, Jozef Tomko e Salvatore De Giorgi su Vatileaks. Aspetto quest'ultimo, sicuramente legato alla riforma della Curia, voluta da tanti, pensata anche da Ratzinger, e ora arrivata ad un momento improrogabile, viste le nomine che Papa Francesco si appresta a fare, prima di tutte il successore del card. Tarcisio Bertone al posto chiave di Segretario di Stato. E' possibile, quindi, che si sia trattato di una sorta di "consultazione", considerando anche la grande esperienza che della Curia ha maturato Ratzinger nei tanti anni da cardinale prima e da papa poi. Con i tanti i temi aperti per la chiesa cattolica, dalla nuova evangelizzazione alla piaga della pedofilia. Al termine dell'incontro, Francesco e Benedetto hanno pranzato insieme con i due segretari, Gaenswein e Xuereb perché in agenda ci sono anche questioni meno importanti ma più urgenti da concludere.
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