Per la 51esima Giornata Mondiale della Pace, che si celebrerà il 1° gennaio, Papa Francesco parla dei migranti e si scaglia contro chi semina violenza e discriminazione razziale.
“Chi fomenta la paura nei confronti dei migranti, magari a fini politici, anziché costruire la pace semina violenza, discriminazione razziale e xenofobia”.
Per la 51esima Giornata Mondiale della pace Papa Francesco si rivolge ai migranti, a quei 250 milioni nel mondo che cercano un luogo dove vivere in pace, scagliandosi contemporaneamente contro chi usa “la retorica”, così la definisce, per enfatizzare i rischi del fenomeno. “Le migrazioni globali – ricorda il pontefice – continueranno a segnare il nostro futuro. Alcuni le considerano una minaccia. Io, invece, vi invito a guardarle con sguardo carico di fiducia, come opportunità per costruire un futuro di pace”.
Anche l'arcivescovo Silvano Maria Tomasi sottolinea come sia necessaria una oggettiva conoscenza delle migrazioni. “La pace – ha detto – fiorisce quando c'è meno disuguaglianza e ingiustizia”. Papa Francesco suggerisce quattro pietre miliari per l'azione: accogliere, proteggere, promuovere e integrare. “Migranti e rifugiati – sono le sue parole – non arrivano a mani vuote: portano un carico di coraggio, capacità, energie e aspirazioni, oltre ai tesori delle loro culture native, e in questo modo arricchiscono la vita delle nazioni che li accolgono”.
Francesca Biliotti
“Chi fomenta la paura nei confronti dei migranti, magari a fini politici, anziché costruire la pace semina violenza, discriminazione razziale e xenofobia”.
Per la 51esima Giornata Mondiale della pace Papa Francesco si rivolge ai migranti, a quei 250 milioni nel mondo che cercano un luogo dove vivere in pace, scagliandosi contemporaneamente contro chi usa “la retorica”, così la definisce, per enfatizzare i rischi del fenomeno. “Le migrazioni globali – ricorda il pontefice – continueranno a segnare il nostro futuro. Alcuni le considerano una minaccia. Io, invece, vi invito a guardarle con sguardo carico di fiducia, come opportunità per costruire un futuro di pace”.
Anche l'arcivescovo Silvano Maria Tomasi sottolinea come sia necessaria una oggettiva conoscenza delle migrazioni. “La pace – ha detto – fiorisce quando c'è meno disuguaglianza e ingiustizia”. Papa Francesco suggerisce quattro pietre miliari per l'azione: accogliere, proteggere, promuovere e integrare. “Migranti e rifugiati – sono le sue parole – non arrivano a mani vuote: portano un carico di coraggio, capacità, energie e aspirazioni, oltre ai tesori delle loro culture native, e in questo modo arricchiscono la vita delle nazioni che li accolgono”.
Francesca Biliotti
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