Papa Francesco nell'ultima esortazione: "Non difendere i migranti non è da cristiano"
“Gaudete et Exsultate”, rallegratevi ed esultate, è l'ultima esortazione apostolica di Papa Francesco, nella quale il Pontefice spiega come tutti siamo chiamati ad essere santi. “E' Gesù a indicare la via – scrive – e seguirlo, oggi, vuol dire andare contro corrente”, ossia non trascurare le ingiustizie del mondo, ma anche lottare e avere senso dell'umorismo.
Papa Francesco mette anche in guardia dalle “ideologie che mutilano il cuore”: “Nocivo e ideologico – scrive – è l'errore di quanti vivono diffidando dell'impegno sociale degli altri, considerandolo qualcosa di superficiale, mondano, comunista, populista. La difesa dell'innocente che non è nato deve essere ferma e appassionata”. E ancora: “Ugualmente sacra è la vita dei poveri che sono già nati, che si dibattono nella miseria”. Non difendere i migranti, aggiunge, non è da cristiani: “Si sente dire che il tema dei migranti è marginale: che lo dica un politico preoccupato per i suoi successi si può comprendere; ma non un cristiano cui si addice solo l'atteggiamento di mettersi nei panni di quel fratello che rischia la vita per dare un futuro ai suoi figli”.
Monito anche contro la violenza del web: “Anche i cristiani possono partecipare a reti di violenza verbale mediante internet. Persino nei media cattolici – conclude – si tollerano diffamazione e calunnia”.
Francesca Biliotti