Francesco continua a stupire. Semplice, cordiale, informale l'incontro con i Cardinali. Siete i preti del Papa, dice ai porporati. Continua ad indossare solo la veste bianca, senza mozzetta. Ride di cuore, gesticola. Il saluto ai Cardinali nella sala Clementina sembra una festa tra amici. Tutti hanno volti rilassati. Chi lascia un regalo o una lettera. Chi chiede al Papa di benedire dei rosari E tutti hanno voluto scambiare qualche parola con il Pontefice che in piedi, ha sorriso a ognuno di loro. Forse la metà di noi è nella vecchiaia, dice il Papa, ma questa età è sede della Sapienza della vita. Quella che ci ha fatto riconoscere Gesù. Doniamo questa Sapienza ai giovani come il buon vino che con gli anni diventa ancora più buono. Non cediamo mai al pessimismo e a quell'amarezza che il Diavolo ci offre ogni giorno, ripete Francesco. Abbiamo la ferma certezza che lo Spirito Santo continua a operare e cerchiamo nuovi metodi per annunciare il Vangelo. Intanto padre Lombardi respinge con fermezza le voci che parlano di rapporti poco chiari tra l'attuale Papa e la dittatura argentina negli anni 70. Arrivano da "una sinistra anticlericale per attaccare la Chiesa e debbono essere respinte con decisione", dichiara il direttore della sala stampa vaticana. L'accusa si riferisce al tempo in cui Bergoglio non era ancora vescovo, ma superiore dei Gesuiti, e a due sacerdoti che sono stati rapiti e che lui non avrebbe protetto. La Giustizia argentina lo ha interrogato una volta come persona informata sui fatti, ma non gli ha mai imputato nulla. Vi sono invece moltissime dichiarazioni che dimostrano quanto Bergoglio fece per proteggere tante persone nel tempo della dittatura militare. E' noto invece il ruolo che ebbe, una volta diventato vescovo, nel promuovere la richiesta di perdono della Chiesa in Argentina per non aver fatto abbastanza nel tempo della dittatura.
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