Per la comunità Papa Giovanni XXIII le misure italiane per respingere gli immigrati clandestini sono provvedimenti immorali che feriscono e verso i quali, scrivono, come cittadini italiani, proviamo vergogna e indignazione. Per questo la comunità fondata da Don Benzi sta valutando la possibilità di ricorrere a vie legali per contrastare tali misure. Giovanni Paolo Ramonda, responsabile della comunità, dice che i respingimenti non solo sono illegittimi, perché violano la disciplina nazionale, europea ed internazionale sulla possibilità di richiesta di asilo politico, come rilevato dall’ONU e dal Consiglio d’Europa, ma offendono l’etica di un intero paese che in questo modo rinchiude in veri lager esseri umani disperati che scappano da guerre, torture, fame e miseria. Ramonda inoltre sostiene che gli immigrati che sbarcano in Sicilia sono solo l’8% del totale di quelli presenti in Italia.
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