Papa: storica visita di Francesco in Egitto. “La violenza è la negazione di ogni religiosità"
“Al Cairo – ha detto il Papa, al momento della partenza da Fiumicino – vengo come pellegrino di Pace, per incontrare la Comunità cattolica e i credenti di diverse fedi”. Un viaggio non privo di rischi – quello di Francesco -; in un Egitto ripiombato nella paura, dopo i devastanti attentati alle chiese copte di Alessandria e Tanta, il 9 aprile scorso. Ad accogliere il Pontefice, al suo arrivo al Cairo, c'era una delegazione di oltre cento deputati musulmani e cristiani. Ma è stata l'intera città ad accoglierlo con entusiasmo. Poi l'incontro con il Presidente al-Sisi. Era stato proprio lui - insieme al patriarca dei copti Sedak, al Papa Tawardos II e al grande imam di Al-Azhar - a invitare Francesco in Egitto, per questa visita di 2 giorni in cui si sommeranno le dimensioni interreligiose, ecumeniche e pastorali. L'appuntamento forse più importante, di oggi, è stato quello – privato – con Cheikh Ahmed Mohamed el-Tayyib: l'Imam di Al-Azhar, la principale università sunnita del Mondo. A seguire la partecipazione alla conferenza internazionale sulla Pace. “La violenza – ha detto il Papa - è la negazione di ogni autentica religiosità. Siamo tenuti – è stato il suo appello - a denunciare le violazioni contro la dignità umana, a portare alla luce i tentativi di giustificare ogni forma di odio in nome della religione”.
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