Parcheggi: lo Stato vuole rientrarne in possesso ma dovrà pagare una penale alla società di gestione
Per recedere anticipatamente da qualunque contratto si deve pagare una penale e quella che lo Stato avrebbe dovuto liquidare alla Sinpar nel 2013 – quando si tentò la prima volta di valutare questa opzione - era stimata, all'epoca, in circa 29 milioni. Ora un nuovo Governo ci riprova con l'intenzione di trovare l'accordo su un esborso di molto inferiore e a questo fine nella legge di bilancio un articolo prevede l'attivazione di un finanziamento pluriennale fino a 2 milioni di euro. I legali dello Stato hanno già incontrato i vertici della Sinpar per valutare un'intesa che tuttavia non appare facile.
Il presidente della società Enzo Zafferani ricorda che “un contratto è un contratto” ma c'è disponibilità a sedersi ad un tavolo con lo spirito giusto.
Zafferani sottolinea – numeri alla mano – che lo Stato, dalla convenzione, ottiene ogni anno tutti gli incassi dei parcheggi compreso il parcheggione coperto (complessivamente circa 2 milioni) di cui ha il 6° piano a sua completa disposizione (equivalente a un mancato introito per Sinpar di 150mila euro annui) e incassa anche 145 mila di Igr.
A fronte di ciò – spiega il presidente della società – lo Stato versa un canone annuo di 1milione e 600mila euro , paga 11 dei 16 dipendenti e le spese varie. Nel 2016 ha avuto quindi un passivo di circa 15 mila euro mentre nel 2017 per lo Stato il saldo finanziario è stato attivo per circa 30mila euro.
Enzo Zafferani ricorda anche che la Sinpar, nell'ottica del risparmio, ha ridotto il personale, dai 36 del 1992 ai 16 dipendenti attuali e dopo aver incontrato gli avvocati della controparte attende un confronto diretto con i tre Segretari di Stato delegati alla trattativa: “Ci siederemo a quel tavolo – precisa – da cittadini sammarinesi”.
l.s.