Parco San Bartolo: a luglio (forse) si potrà tornare al mare
La balneazione e la navigazione sotto costa sono proibite, praticamente, lungo tutto il litorale del San Bartolo – salvo un breve tratto - e possono ormeggiare, dietro esplicita richiesta alla Capitaneria di Porto, solo piccole imbarcazioni. “Frane così importanti su tutto il fronte dell'incendio non le ho mai viste” dichiara il Presidente del Parco San Bartolo Davide Manenti, 52 anni, nativo di Fiorenzuola.
I dissesti idrogeologici dell'inverno hanno interessato inoltre la strada panoramica tra Cattolica e Pesaro e l'Ente Parco è impegnato anche in quella direzione per garantire la percorrenza in sicurezza ai veicoli e ai tanti cicloturisti.
Ma il combinato disposto dei danni creati dall'incendio del 4/5 agosto del 2017, con le piogge dell'inverno, ha inferto una ferita talmente grave a questo territorio che secondo il professor Fabio Salbitano dell'Università di Firenze, non potrà più tornare come prima. Eppure le risorse economiche pubbliche per la messa in sicurezza della falesia franosa su cui poggiano i borghi di Fiorenzuola e Casteldimezzo sono pronte. “Indicativamente – spiega Manenti - ci sono 8,2 milioni di euro da spendere. Con una prima tranche si sta già intervenendo. Intanto il gruppo di lavoro formato dalla regione, sta preparando i progetti. Si conta di finirli ai primi di autunno per poi appaltarli e cominciare i lavori nel 2019”
Oltre alle questioni di tipo strutturale ci sono quelle di natura più contingente e cioè gli accessi al mare – attualmente interdetti - da Casteldimezzo e Fiorenzuola, senza i quali, si perde una fetta turistica importante. Al momento non c'è nulla di sicuro, ma la speranza di riaprire è viva: “Ce la stiamo mettendo tutta – conclude il Presidente del Parco San Bartolo - . L'obiettivo è luglio 2018. Speriamo di riuscirci”.
l.s.