Partecipare alla raccolta

Partecipare alla raccolta.
E’ il messaggio che l’Azienda dei Servizi lancia ai cittadini, sfatando anche il luogo comune secondo cui non serve impegnarsi nella raccolta differenziata perché da noi i rifiuti vengono ammassati e smaltiti tutti insieme, in caso di esubero.
“Non è affatto così” – smentiscono dall’Igiene urbana. Ma perché funzioni, questo servizio necessita di una buona dose di responsabilità da parte dei cittadini, per evitare quei comportamenti che ne riducono l’efficacia.
A occhio nudo si può infatti vedere che la massa di rifiuti scaricata nella fossa, continua ad essere indifferenziata con carta, plastica ed altri materiali tranquillamente recuperabili.
Anche i cassonetti per la raccolta di carta e cartone arrivano a contenere oltre il 30% di corpi estranei; così come nelle campane di raccolta del vetro finiscono materiali di ogni genere, persino ceramica e tubi al neon che col vetro non hanno nulla a che fare.
Occorre invece un rispetto rigoroso delle indicazioni riportate sui cassonetti, oppure in caso di dubbi chiedere direttamente agli operatori ecologici.
Come è altrettanto importante lavare con cura barattoli e recipienti prima di gettarli negli appositi raccoglitori.
Ma succede anche questo: rifiuti vari abbandonati all’esterno dei cassonetti.
Queste anomalie obbligano il servizio igiene urbana ad inviare ripetutamente camioncini per il recupero dei materiali da riportare all’impianto di San Giovanni, causando un notevole dispendio di energie. Tra l’altro, per i rifiuti ingombranti, sfalci, e così via, basterebbe avvalersi del servizio gratuito di ritiro a domicilio, con una semplice telefonata di appuntamento.
Intanto, procede il potenziamento del servizio di raccolta differenziata sul territorio con l’installazione di nuovi cassonetti: 300 per i rifiuti solidi urbani, 270 per la plastica, 150 per la carta, e 130 per il vetro.
Verranno inoltre tolti gradualmente dalle strade i contenitori di pile e farmaci, ritenuti tra i rifiuti più pericolosi. Le prime saranno raccolte direttamente dai negozianti mentre per i medicinali si sta predisponendo il ritiro nelle farmacie e nei centri sanitari.
Infine, un dato significativo: “L’aumento della raccolta differenziata è molto atteso anche dalle strutture che ricevono i nostri rifiuti solidi urbani. Attualmente abbiamo un limite di 16.000 tonnellate l’anno e l’eccedenza se c’è – sostengono dall’Azienda dei Servizi – dovremmo stoccarla in territorio, con grave danno all’immagine della Repubblica”.

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